giovedì 28 gennaio 2010

Ecco la nuova Ferrari F1. Si chiamerà F10. Un caccia!















Ecco la nuova Ferrari per il mondiale 2010 si chiamera "F10". F10, proprio come il caccia da combattimento, ma personalmente, io avrei ripreso la fortunatissima denominazione (F2010), dell'era Schumacher. Prima nella presentazione e, (si spera) anche prima in pista. Ad un colpo d'occhio sommario, a colpire sono principalmente i colori del nuovo sponsor Santander, (che ha colorato quasi interamente di bianco le ali ed i deflettori), e la parte superiore della scocca, che ripete la moda (che certamente sarà generalizzata nel parco F1 del 2010), lanciata dalla Red Bull nella scorsa stagione, delle due protuberanze sul telaio. Insomma, una F1 che (esteticamente) a grandi linee, poco si discosta dalla precedente, che non fu certo un fulmine di guerra. Speriamo bene!
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A parte le gomme anteriori più strette per regolamento e l'assenza dei copricerchi aerodinamici (vietati per regolamento), come molti tifosi sapranno, le differenze tecniche saranno pricipalmente nella capienza del serbatoio del carburante, di cubatura doppia per l'assenza dei rifornimenti in gara. Passo più lungo, scocca più larga, radiatori più stretti e allungati all'interno delle pance. Siamo certi, che Felipe Massa e il nuovo arrivato, il due volte Campione del Mondo Fernando Alonso, per la prima gara godranno di importanti affinamenti aerodinamici che (come al solito, per non scoprire le carte di fronte alla concorrenza), non sono stati montati alla presentazione.
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Doppio diffusore col "buco" per tutti, assenza del Kers, peso minimo della vettura portato da 605 a 620 kg. Questa volta non ci sarano scuse, e molta della competitività, la "Rossa" dovrà verificarla contro i due Top Team motorizzati Mercedes. Contro l'ex Schumacher, ma non è da sottovalurare nemmeno Hamilton (su McLaren), il neo compagno Button e lo stesso Rosberg sulla gemella Mercedes GP. Quest'anno, conterà il carico aerodimamico, ma altrettanto importante sarà il consumo omogeneo delle gomme e la "sete" dei motori. Infatti, propulsori parchi nei consumi (si parla di 2 Km con un litro la stagione scorsa), potranno permettersi di imbarcare meno carburante e quindi meno chili a bordo al via.

Alla Ferrari ed ai suoi piloti, io e tutti ferraristi del mondo, facciamo immensi auguri. E che vinca lo sport, non la politica.
Giovanni BonaRIGO
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