lunedì 22 dicembre 2008

Giganti del pugilato. Oggi Valuev, ieri Primo Carnera

Ricordando Primo CARNERA. Oggi Valuev, ma ricordiamo Muhammad Alì, Mike Tyson e sopratutto... Carnera. Primo Carnera, il gigante buono, un italiano. Primo Carnera, l'uomo venuto dal nulla, dalla fame più nera. Un fenomeno da circo che divenne pugile, un pugile che divenne Campione del mondo. Il primo italiano Campione del Mondo della boxe dei pesi massimi. Non ci fosse stata la recente fiction TV, potrei affermare che: (noi italiani), non solo ce lo eravamo dimenticato Carnera, ma (in molti) non sapevamo neanche che fosse esistito. Ebbene, abbiamo dimenticato tanti grandi della nostra cara italia, e non solo dello sport. Per i loro meriti e per aver fatto grande il nome dell'Italia nel mondo, RICORDIAMOLI ed ONORIAMOLI!
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Il pugile russo vince il titolo dei massimi Wba battendo di misura ai punti il 46enne americano, sostenuto dai 13mila che gremivano l'Hallenstadion di Zurigo. Un match equilibrato che ha visto prevalere Evander nella prima parte, mentre il vincitore è venuto fuori alla distanza

ZURIGO, 20 dicembre 2008 - Non è riuscito a completare la favola, Evander Holyfield, dettata oltre che dalla voglia di diventare il più vecchio campione del mondo della storia anche da 11 figli e varie signore a cui pagare i dovuti alimenti (stabiliti quando era all'apice, a cifre molto importanti), ma l'americano non esce per nulla ridicolizzato dal confronto con il titolare della cintura Wba dei massimi, Nikolay Valuev, che alla fine si è imposto con verdetto a maggioranza (ai cartellini: Perez 114-114, Poppi 116-112 e Hook 115-114 per il russo).

EVENTO - I quasi 44 kg di differenza al peso (141 a 97.2), nei centimetri (213 cm a 189) e di età (34 anni del campione contro i 46 di Holyfield) erano motivi già sufficienti per accendere l'interesse mediatico e del pubblico, e infatti l'atmosfera è quella del grande evento: è bellissima la Hallenstadion di Zurigo, gremita con quasi 13.000 spettatori impazienti di vedere i due contendenti. Fin dall'inizio il pubblico è a larga maggioranza a favore del pugile americano, che per concentrarsi prima del match ha scelto la tranquillità della sua camera d'albergo ascoltando inni religiosi e sui pantaloncini dimostra ancora una volta la sua fede, facendo incidere i numeri del salmo 107, versetto 20 ("Mandò la sua parola, li guarì e li salvò dalla morte").

PARTENZA SPRINT - Prima e seconda ripresa favorevoli a Holyfield, che si tiene alla larga dall'avversario per punirlo prontamente appena si scopre. "The Real Deal" lavora bene con il jab sinistro. Nel terzo round Valuev cerca di accorciare la distanza, Holyfield tiene bene e tutti si chiedono: quanto durerà la straordinaria tenuta atletica dello statunitense? Quarta ripresa con Holyfield che accetta anche gli scambi che Valuev cerca di accendere sulla corta distanza, prendendosi per noi il primo punto della serata, ma l'americano si aggiudica la quinta anche con uno splendido gancio sinistro che Valuev ha sentito.

RIMONTA VALUEV - Alla fine della sesta ripresa sembra che le gambe di Holyfield iniziano a rallentare, e il campione riesce per la prima volta a concludere una serie aggiudicandosi la ripresa. A metà dell'incontro, per noi, Holyfield è in vantaggio di due punti, ma la settima ripresa è tutta di Valuev, più preciso con il jab e autore di due ottimi ganci destri. Il quattro volte iridato ha smesso di danzare, offre un bersaglio migliore al russo che non si fa pregare e inizia a toccarlo con maggior continuità, doppiando i jab. Così, con 4 riprese alla fine del match il campione ristabilisce la parità, mentre lo sfidante è ora in difficoltà a livello fisico. Valuev, per la prima volta nel match, può controllare l'avversario e ribalta la situazione. Gran destro di Holyfield al decimo round che scuote il gigante, che però reagisce provando un paio di volte a mettere all'angolo lo sfidante, riuscendo comunque a tenerlo a bada.

FISCHI - Il vecchio Evander fa quello che può nell'undicesima ripresa per cercare di tenere vivo il risultato, ma non basta a sovvertire l'inerzia del match, saldamente nelle mani di Valuev. Holyfield a segno con un paio di diretti, di destro e sinistro, riaccende il tifo, Holyfield per noi si aggiudica l'ultima ripresa che termina con l'abbraccio tra i due rivali, e i fischi del pubblico quando Valuev alza le braccia subito dopo proclamandosi vincitore. Poi il verdetto, a nostro modo di vedere giusto perchè Valuev non ha rubato nulla ma Holyfield, di certo, ha fatto una granfissima figura.
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mercoledì 17 dicembre 2008

Genova: Ferrari da sogno... falsa

Bella e fiammante ma, a parte il motore, completamente falsa. È la Ferrari Dino Sessanta trovata dagli uomini dell'Agenzia delle dogane di Genova in un container nel porto destinata al mercato statunitense. A tradire i falsari sono stati alcuni dettagli degli interni che hanno insospettito i doganieri. Sospetti confermati dagli esperti della casa di Maranello. Solo il motore della vettura era originale. Tutto il resto, dalla carrozzeria alla trasmissione, dalle sospensioni ai freni agli interni erano stati falsificati. (foto Leoni)
[17 dicembre 2008] Da Repubblica.it


Anche questo e business. Realizzare delle copie di auto d'epoca, non solo Ferrari, ma anche di Maserati, Alfa Romeo, Lancia, Lamborghini ecc. per venderle come tali. Dopo che è scoppiato il caso della Formula Uno falsa (spacciata per autentica, -pare- da un Ferrari Club), un paio d'anni fa, i controlli sono sempre più accurati. La Ferrari stessa ha un reparto che si occupa di controllare l'autenticità (e qundi di certificarla), delle sue auto d'epoca.
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Una volta, mi fù raccontato di una Lamborghini Countach (vera?), trasportata all'interno di un silos di un camion-betoniera, da un Stato ad un'altro. Guinta a destinazione, per tirarla fuori, i "commecianti", dovettero tagliare la lamiera del silos con la fiamma ossidrica. Sicuramente avranno preso delle precauzioni per non danneggiare l'auto.
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sabato 13 dicembre 2008

Enzo Ferrari, una vita per l'Automobile

Sono nato il 20 febbraio 1898 a Modena. Arrivai il 18, ma quel mese la neve era tanto alta, mi raccontò mia madre, che soltanto due giorni dopo fu possibile andare a denunciarmi allo stato civile. Avevo un fratello, Alfredo, più vecchio di me di due anni, mio padre era di Carpi, un paesino della provincia di Modena, mia madre proveniva da una famiglia forlivese. Abitavamo in una casa modesta della lontana periferia, in quattro stanze al piano rialzato, che era annessa all'officina di carpenteria metallica che mio padre possedeva: un capannone di cento metri con una tettoia di lamiere ondulate e privo di pavimento. Io dividevo con mio fratello Alfredo una delle stanze sopra l'officina e ogni giorno la sveglia mattutina arrivava con le prime mazzate dei carpentieri.

Così inizia Enzo Ferrari, (a pag. 7 del libro "Una Vita per l'Automobile"), raccontandosi e poi in seguito enumerando storie sue e di piloti grandissimi. Fuoriclasse del volante, buoni piloti, o semplicemente, onesti mestieranti dello sterzo. Talmente tanto si è scritto sul Grande Enzo, che nualla potrei io aggiungervi. Infatti, ricevendo questa foto, (da parte dell'amico Ruggero), non faccio altro che ricordare ed ammirare quell'uomo inimitabile che fu "il Drake", che fece grande lo sport delle quattro ruote e, (battendo su pista e sulle strade di tutti i giorni, i colossi del motorismo mondiale), fece grande l'Italia... in tutto il mondo. Enzo Ferrari sopravviverà per sempre, nelle generazioni di tifosi di ogni età, nazione e stato sociale.
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mercoledì 10 dicembre 2008

SAM (SportAutoMoto) chi l'ha piu' visto?


Nel 2003 nasceva l'anti AUTOSPRINT: Con la redazione proprio a Bologna (in via del Mobiliere, 5), nasceva una nuova testata che univa in se auto e moto sulla pista e sulle strade di tutti i giorni. Inizialmente il settimanale era costituito da un formato "Gazzetta", con le paginone che svolazzavano di quà e di la, ma in seguito si passò ad un più pratico formato "Tabloid" (con copertina patinata). Inoltre, si lanciò in edicola un nuovo mensile sui Rally (SAM Rally), che raccontava le gare, i piloti e ciò che girava attorno ad essi, in modo del tutto differente dal solito. Brillante fu l'idea di SAM di realizzare un sito nel Dicembre 2005. Fu un vero successo. Tutto questo deve aver penalizzato non poco le vendite di AUTOSPRINT, visto che i diretto di As in quegli anni ruotavano come trottole.

Il 16 Marzo 2005, (in concomitanza del SAIE2), visitavo la sede di SAM a Bologna, dove incontravo personalmente Carlo Cavicchi nel suo studio. Da quell'incontro, ne ho avuto un'impressione totalmente positiva. Una persona brutalmente schietta, ma cordiale e sensibile alle necessità degli altri.

Nel Giugno 2006, ero fra gli estratti in un concorso con SportAutoMoto, ("Corri Campione" su Cinquecento e Panda Rally, in pista), ma a malincuore dovevo rinunciare per impegni concomitanti.

Dalla metà gennaio 2008 la sede di SportAutoMoto fu trasferita nella spettacolare sede di Adria, già passata di mano la direzione da Cavicchi a Franco Nugnes, (sebbene venisse deciso di "tagliare alcuni rami secchi" costituiti dal sud italia e dalla Sicilia) si aprivano nuove GRANDI prospettive per il principale rivale di AUTOSPRINT.

Nell'Agosto 2008, una triste notizia: Dopo che già il sito aveva smesso di funzionare, SportAutoMoto, (da indiscrezioni sommarie) si scopriva non esistere più. ...MISTEEERO!
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Pubblico di seguito una delle tante lettere che scrissi al Direttore Cavicchi in quegli anni. Nel Maggio del 2007, infatti, (inventandomi una storia immaginaria), gli scrissi questa E-Mail. ECCOLA:

Cavicchi, dei suoi 37 anni e del suo "treno"... preso al volo, credo di aver afferrato il contenuto. Quindi, lei fu giovane pilota, poi giornalista ad AS, dopo, seguendo una crack del gruppo di AS, contribuì in modo sostanzioso alla nascita ed al boom di una nuova testata motoristica. Rombo, appunto! Dopo qualche tempo, qualcuno, di importante, (forse editore?) pensò di offrirle una grossa opportunità che lei colse al volo. In realtà l'opportunità
la offrirono a loro stessi... in quanto tolsero l'Alonso della situazione per portarlo nella McLaren che non vinceva da tempo. As ricominciò a galoppare, o a "correre", se mi consente il termine. Una corsa lunga... 15 anni... poi?
Poi, mi si apre il baratro nella mente. Che cerco di colmare con delle IPOTESI.

Forse Autosprint vuole di più dalle vendite, non gli basta essere in prima fila, ma vuole essere in pole position... e inizia una politica del defenestramento, proprio con lei. Quì, commette un grosso errore, perchè, Cavicchi, dopo circa un anno di battaglie e ripensamenti, assolda un esercito. Riunisce attorno a se, i più fedeli di un tempo. Li carica, li motiva. Propone loro una nuova avventura... una nuova testata sportiva che darà una risposta alla arrogante Conti Editore.

Nasce SAM. Sam non è solo quattro, ma anche due ruote, infatti, non attacca solo AS, RallySprint, ma anche... Motosprint. La Conti insomma. (E' solo una coincidenza, che SAM riduca al lumicino le vendite di ROMBO.)
SportAutoMoto, proprio a Bologna, debutta con un prezzo più basso dei diretti concorrenti, anche se si presenta con un formato un po' da quotidiano e su zone circoscritte. Lei mette la sua esperienza, la sua grinta... As, avvicenda Direttori e modifica strategie a iosa.

E siamo ai giorni nostri, SAM raddoppia e dedica un giornale ai Rally. Si espande sul territorio, anche verso internet, via, che AS ha sempre osteggiato. Il successo della rete telematica è eclatante, tanto che salta la il sistema e per un periodo deve sospendere il servizio della Mailing-List. As, cerca di adeguarsi, ma con scarsi risultati e... nelle edicole, a fronte di liti con l'editore, tiene fermo il prezzo, che ora è pari a SAM.

Autosprint, non farà la fine di ROMBO, perchè dietro ha un Gruppo FORTE.
SPORTAUTOMOTO, non farà la fine di ROMBO perche il direttore e SAM, sono una cosa sola, quindi non ci sarà un ritorno all'ovile. Intanto, ne gode il pubblico sportivo... ma oltre non so andare!

L'allora Direttore di SAM Carlo Cavicchi mi rispose così:

Guardi amico mio,
in tutta sincerità sarei molto felice se SAM arrivasse a 20 anni di vita come Rombo. A quel tempo, se ci sarò, farò il pensionato sulle panchine dei giardinetti.
La sua sintesi mi ha molto divertito e qualche cosa l'ha davvero azzeccato. Complimenti
Carlo Cavicchi

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sabato 6 dicembre 2008

Honda si ritira? tsunami sulla F1!

FORMULA UNO, un mondo dorato che scricchiola: Già Bruno Senna, (nipote del grande Ayrton), veniva ormai dato per sicuro accasato in Honda F1 per il 2009. Si erano assicurati già dalla stagione 2008, Ross Brawn, uno stratega (di provenienza Ferrari) di immenso valore, già avevano iniziato a girare in pista testando non solo l'ala anteriore e le gomme slick, ma anche l'ormai famoso Kers, che debutterà nel prossimo mondiale. Honda, (il secondo colosso giapponese dopo la Toyota), si ritira (totalmente) dalla Formula 1, cosa è successo? Un annuncio, quello del numero uno della Honda, Takeo Fukui, che lascia allibiti. Le dichiarazioni di Fukui (nella foto): «Questa difficile decisione è stata presa alla luce del rapido deterioramento dell'industria dell'auto a livello globale, colpita prima dalla crisi dei mutui subprime e poi dalle turbolenze finanziarie». «Avvieremo consultazioni con gli associati di Honda Racing F1 Team e il fornitore di motori Honda Racing Development in relazione al futuro delle due compagnie, che includerà anche offerte di vendita del team».
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VENDERE IL TEAM? Sempre dalle dichiarazioni di Takeo Fukui, il costruttore giapponese dispone ancora di un fondo per mantenere la sua scuderia in corsa all’inizio del 2009, ma i costi crescenti e il contesto di recessione economica mondiale mettono in pericolo il seguito dell'operazione, per la mancanza di nuovi sponsor. Sembra comunque molto difficile che ci possa essere dietro l'angolo (con la crisi mondiale attuale), un folle disposto a comprare l'intero pacchetto Honda F1 a pochi mesi (il mondiale inizierà a Marzo) dalla prima gara.

Lo stop SUPER AGURI: Fu un campanello d'allarme? La Honda, già dopo solo due soli GP del Mondiale appena terminato, avevano scaricato il Team satellite per contenere i costi, nessuno acquisì il team.

CRISI HONDA O... SCUSA? Quindi un ritiro motivato da un bilancio aziendale in rosso, i cosiddetti "conti che non tornano", ma, potrebbe trattarsi di altro. Sebbene sia innegabile il momento no dell'economia mondiale, c'è parecchia gente che inizia a pensare ad una opportunità per defilarsi afferrata da una Honda F1 in crisi di risultati da anni. Come molti sapranno, la "vetrina" della FORMULA UNO è un importante pubblicità per le Case che vi partecipano, ma a patto di VINCERE. Infatti, nel caso in cui i risultati non arrivino, non si giustificano gli immensi investimenti richiesti dalla massima formula moderna. Sebbene, il regolamento sportivo preveda importanti "tagli" all'aerodinamica delle monoposto 2009, nonche il dimezzamento dei chilometri di test effettuabili, riducendo (almeno teoricamente) i costi, a far spendere sarà sopratutto il recupero di energia o KERS.

EMORRAGIA in Formula UNO, PERCHE'? E' vero, anche la Toyota, da quando è entrata in F1, non è che abbia realizzato questi grandi risultati, ma, (col beneficio del dubbio), sembra una casa ben più solida perfino dell'americana General Motors che ha recentemente scalzato dal primo posto al mondo. Auguriamoci tutti, che questa emorragia non contagi altri team. In effetti la Toro Rosso, dalla quale Gerhard Berger ne è recentemente uscito (ed ora totalmente di proprietà del boss Mateschitz, come la Red Bull), era stata considerata già da tempo in bilico. La stessa Force India, del miliardario indiano VJ. Mallya ha giocato la carta di cambiare patner (Mercedes al posto di Ferrari), con lo scopo di assicurarsi, non il solo propulsore, ma l'intero retrotreno della monoposto. Quindi, con la situazione attuale, Ecclestone si troverebbe a schierare solo nove team e solo diciotto monoposto al via del primo Gran Premio 2009, speriamo che non ci siano altre spiacevoli sorprese.
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venerdì 21 novembre 2008

Se Valentino Rossi fosse in Ferrari F1?

C'è chi ci ha sperato fino in fondo che lui arrivasse in F1. Valentino Rossi, otto Titoli Mondiali sulle due ruote. Fior di campioni battuti, ma che dico battuti, UMILIATI, ANNICHILITI. In questi giorni, è tornato a scorrazzare sulla "Rossa", indossando il suo casco abituale con il sole e la luna stilizzati, gli è stato concesso perfino di attaccare sul musetto della monoposto il "suo" mitico 46. Ha girato forte Vale, (a soli 1" 500 dal record di Badoer), ne hanno parlato: TG, giornali e siti internet, ma è stato solo un regalo della Ferrari per il suo ottavo titolo in Moto GP. Tre anni fa il grande dilemma di Valentino Rossi, fare o non fare il grande passo? Quanti di noi avranno trattenuto il respiro sperando che quel pazzarellone dall'immenso talento passasse dalle due alle quattro ruote. Tutti sappiamo com'è andata alla fine. Non fu certo un problema di soldi. Fu forse la paura (sua) di non essere all'altezza? Intendo dire, avendo una "rossa" sotto il sedere, non essere capace di lottare per il Titolo Mondiale di F1. Si, perchè lui non si sarebbe accontentato di fare lo scudiero di qualcuno. Massa o Raikkonen o... fosse anche (l'allora pensionando) multicampione Michael Schumacher. Ricordate? Già erano nati dei battibecchi a distanza con Alonso.
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Perfino adesso, non più giovanissimo (per uno sport che ha consacrato campioni, come Alonso e Hamilton, a poco più di vent'anni)... il Valentino nazionale di Tavullia... farebbe esplodere i circuiti di tutto il mondo. ROSSI SULLA ROSSA. Molto probabilmente, non potrebbe fregiarsi di quel 46 che per lui è simbolo e portafortuna allo stesso tempo. Non gli sarebbe consentito di esibirsi in quei folli e magnifici teatrini nei dopo gara, come innumerevoli volte ha fatto nella sua carriera di motociclista, eppure Rossi sulla Rossa fa sognare ancora. Forse è meglio così che rimanga lì dovè, o forse no.
Chissà? Lo sogneremo... lo sogneranno perfino i nostri nipoti... vittorioso, scansonato, simpatico, pilotare in una F1 asettica, abbottonata... BLINDATA. Finirà la sua carriera sulla Yamaha, vincera ancora uno, forse due o tre Titoli in Moto GP, e poi... sarà vecchio (per la F1, intendo). Ha saggiato i Rally, il DTM, poi potrebbe perfino pilotare in GT o i prototipi di Le Mans. Diciamolo, galletti ce ne sono tanti, Campioni veri pochi, ma "Vale" è qualcosa di più di un Campione. E' un Sogno avverato e uno che non vedremo mai realizzarsi!
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lunedì 17 novembre 2008

Quella volta che visitai la redazione di Autosprint

VISITARE AUTOSPRINT, fu una bella emozione. Allora, il Direttore (che pure poi cambiò diverse volte), era quello di adesso, Alberto Sabbatini. A farmi da Cicerone fin nella tipografia della Conti Editore, fu il buon Arturo Rizzoli. Calmo, gentile, persino umile all'apparenza. Prima di andar via, Sabbatini mi chiamò nella sua stanza e mi volle fare un dono. Il libro autobiografico di Enzo Ferrari "Una vita per l'Automobile". Quella che vedete sopra è la mia lettera -pubblicata su As 51-52 del 2003-, (in quell'anno, me ne furono pubblicate moltissime), in cui raccontavo sinteticamente la mia emozionante esperienza. Un paio d'anni dopo, mi mettevo in contatto con la redazione di SportAutoMoto e mi facevo fissare l'appuntamento con il suo Direttore, tale... Carlo Cavicchi, (che era stato il Direttore più longevo di Autosprint). Un personaggio con cui avrei avuto l'onore di dialogare, (oltre che attraverso innumerevoli e-mail), anche di persona nel suo ufficio a Bologna. Ma di ciò, vi perlerò in un'altra occasione.
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venerdì 7 novembre 2008

Le F1 da cosi' a cosi'. Ma io LE CAMBIEREI!










Tutti ormai sanno che le Formula uno saranno diverse fuori e dentro. FUORI, aerodinamica semplificata, (pare che si perderà ben il 50% di carico aerodinamico) e gomme slick, DENTRO, accoppiato allo stesso motore di oggi (ma che deve durare 3 GP e non 2), un dispositivo elettrico (o meccanico) di accumulo di energia (detto KERS), che immagazzinando energia durante le frenate, (solo ruote posteriori), la rilascerà, nell'arco di un giro, per la durata massima di 6 secondi. Circa 80 CV da usare, tramite un pulsante sullo sterzo... per facilitare i sorpassi.
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Ma parliamo dell'AERODINAMICA 2009: da un'immagine esemplificativa offertaci da Autosprint, (Giorgio Piola), le F1 2009 avranno l'ala posteriore più alta (95 cm. ansichè 80) e più stetta (75 cm ansichè 100). Sempre in campo di ALI, quella anteriore verrà abbassata (da 15 cm dal suolo a 5 cm), e allargata (da 140 cm a 180), oltre che regolamentata nella parte centrale... adesso a cucchiaio. Dov'è l'inghippo? Guardate (NELLE IMMAGINI), SARANNO RIDICOLE!!! Non fosse solo una questione di estetica pura, "musone-codino", c'è da pensare... e ci avranno pensato i Tecnici FIA? In fase di sorpasso un'ala anteriore così larga impedirà il cosidetto "ruota a ruota" provocando ad ogni minimo contatto una rottura del delicato corpo ALA ANTERIORE. Dovranno fare buona scorta ai box, oppure montare... i PARAURTI?
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Nella mia ipotesi (VEDI IMAGINE gialla e ultima in basso), avrei rivoluzionato la monoposto al contrario, (ANTERIORE IMMUTATA in larghezza e POSTERIORE a corda ridotta, LARGA -quella si- 180 cm.) Probabilmente ne avrebbe sofferto l'effetto scia? Non lo so, ma guardatela!
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giovedì 6 novembre 2008

16° Titolo Mondiale Costruttori, Grazie Ferrari!

I tifosi Ferraristi, sparsi in ogni angolo della Terra, da sempre seguono la "Rossa" con un cuore grande così. La amano, come si ama una bella donna, "nella buona e nella cattiva sorte". C'è chi, addirittura, la definisce "fede" ferrarista, come se si trattasse di qualcosa di soprannaturale. In realtà, i ferraristi di ieri e di oggi, hanno acclamato i suoi piloti, (alcuni più di altri), ne hanno seguito le impavide gesta, e perfino (per alcuni di loro), ne hanno pianto la tragica morte. La Ferrari è sempre grande, infatti, Ferrari non è solo una macchina, non è solo uno sport delle corse, non è solo storia di uomini e sfide... ma è leggenda! Il Drake Enzo Ferrari, mai dimenticato, ha creato la "storia delle corse su quattro ruote" ed è divenuto LEGGENDA che giunge fino a noi e che lo sarà... per sempre. Grazie alle foto inviatemi dall'amico ferrarista Ruggero Caselli del "ClubdelleRosse" di Firenze, arricchisco questo post dedicato alla Ferrari ed al suo 16° Titolo Mondiale Costruttori. Giuseppe Rosignolo (che saluto, come saluto tutti i soci del Club Ferrari di Acquedolci ME) mi ha scritto: "Per pochi metri, sfuma per Felipe Massa la possibilità di laurearsi Campione del Mondo, Non ci sono parole per descrivere la delusione… Ergo, ecco il video"… (GUARDATELO). Infine, ma non per ultimi, un saluto va agli amici del Club Ferrari Genk, in Belgio e a tutti coloro con i quali condivido le emozioni del Mondo delle Corse.
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martedì 4 novembre 2008

Il Mondiale, Massa l'ha perso a Singapore

Ferrari-McLaren, una sfida antica che si rinnova. Già l'anno scorso (seppur avvelenata dalle oscure vicende della Spy-Story McLaren), ritornanava una sfida antica come quella degli anni '90 fra Prost (Ferrari) e Senna (McLaren). Il pupillo di Ron Dennis, Lewis Hamilton, subito sorprendeva tutti. Sorprendeva anche lo stesso Dennis che gli aveva affiancato un Campione del Mondo, tale Fernando Alonso. E' stato come mettere due galli in un pollaio, dove uno rivendicava (a ragione), di essere venuto dalla Renault da numero uno e per fare il numero uno... mentre l'altro (spavaldo e errogante), sapeva di essere stato allevato dallo stesso Dennis durante le varie tappe de i Campionati, fino alla GP2 ed alla F1, e quindi di giocare in Casa. In McLaren... la sfida nella sfida (Alonso vs Hamilton vs Ferrari) giocavano alla fine un brutto scherzo alla casa della stella a tre punte.
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Formula Uno 2008, Felipe Massa il suo mondiale l'ha perso a Singapore, ma anche...! La comica vicenda del bocchettone del rifornimento portato con se a mo di coda per tutta la corsia box con conseguente ferimento di meccanici della stessa Ferrari, ha privato Massa di una sicura vittoria. Non dimentichiamo poi la fragilità del motore Ferrari, (potenziato durante la stagione), fino a diventare il migliore motore della F1 di quest'anno. Poi, tutti, McLaren compresa e Renault compresa si sono adeguati. A proposito, non doveva essere un motore congelato? Ancora lo stesso Massa ne faceva le spese, con un plateale ritiro in una nuvola di fumo che avvolgeva la sua monoposto, quando una altrettanto certa vittoria lo attendeva. Non dimentichiamo l'avvio di campionato di Massa... due ritiri perchè non si adattava all'assenza dell'Anti-Spin.
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Kimi Raikkonen, l'uomo di ghiaccio... fragile. Non dimentichiamo Kimi, che venne l'anno scorso in Ferrari per sostituire un fenomeno quale è stato Schumacher, e dallo stesso Schumy è stato caldeggiato a Todt. Raikkonen, un ragazzo veloce, proveniva da quella McLaren con la quale aveva fatto vedere belle imprese ma... non il Titolo Mondiale. Ebbene, il 2007 di Kimi in Ferrari è stato un anno con qualche alto e basso, ma che lo ha portato comunque ad essere il nuovo Capione della F1. Quest'anno, invece, dopo un avvio fulminante, durante il quale il compagno Massa (con ben due ritiri per uscita di pista), sembrava essere relegato al ruolo di scudiero, Kimi ha avuto un vero crollo psicologico. La forza espressiva di Massa, fuori dalla monoposto più ancora che le capacità di pilota, debbono averlo ridimensionato. In effetti, Raikkonen è sempre stato taciturno e di carattere chiuso, e questo poco si addice alla italianità spiccata di un Team come la Ferrari. Il Presidente Montezemolo ha subito compreso il momento no del Campione, rassicurandolo... ma, neanche il rinnovo del contratto e della fiducia, gli davano quello slancio tale da poter controbattere una furia come Hamilton.

Il prossimo anno, con un regolamento che rimescola le carte modificando radicalmente le monoposto, (aerodinamica semplificata, quindi meno carico; ritorno alle gomme slick, quindi maggiore grip meccanico; inserimento del Kers, risorsa che alcuni potrebbero perfino non avere o avere in ritardo), sarà comunque un anno in cui la McLaren ed Hamilton dovranno essere sorvegliati speciali. In Ferrari, Massa partirà con il favore dei pronostici. Kimi, quale ruolo dovrà interpretare? Il numero due? sarebbe come declassarlo! Uguali condizioni con Massa? si farebbe il gioco di Hamilton che è leader incontrastato in McLaren! Per Stefano Domenicali, sarà un gioco di equilibri tecnico-psicologici abbastanza delicato... pensando ad un Alonso... sempre pronto ad abbracciare la "Rossa 2010"
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giovedì 23 ottobre 2008

Dal mitico V12 al modico MOTORE UNICO?

Ridurre i costi... a tutti i "costi"?
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Formula Uno: Gli appassionati di questo pazzo e pur affascinante Circus della Massima Formula mondiale, ricorderanno epoche di SFIDE fra giganti del motorismo, all'interno di altrettanto mitiche e affascinanti SFIDE fra FUORICLASSE del volante. Senza scomodare gli albori della F1 e l'immenso Juan-Manuel Fangio (coi suoi cinque titoli mondiali), oppure Assi italiani come Alberto Ascari, Tazio Nuvolari e tanti altri, basta "affacciarsi alla finestra" degli anni '80, per intravvedere "Magic" Senna duellare ruota a ruota con il "Leone" Mansell o giocarsi il titolo piloti con il "Professor" Alain Prost.
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DAI MOTORI TURBO DA MILLEDUECENTO CAVALLI AGLI ASPIRATI: Senna è stato grande sia guidando MOTORI TURBO (dalle potenze spaventose su monoposto che, nulla vevano della tecnologia e della sicurezza di quelle di oggi), sia MOTORI ASPIRATI di 3500 cc. cubici, degli anni '90. In quest'ultimo decennio, i 1500 con turbina, avevano fatto posto (per motivi di costi?), comunque a ben tre architetture di propulsori: V12, V10, V8, (senza contare "stravaganze" come il W dell'Ingegner Franco Rocchi). Come dimenticare la sinfonia del V12 Ferrari?

DAI MOTORI 3500 cc LIBERI, AI SOLI V10 3000, AI V8 2400... POI CONGELATI: Questione di riduzione dei costi, dunque, regolamenti via via più restrittivi che comunque, pur mortificando la SFIDA MOTORISTICA, non sono mai riusciti ad arginare le spese stratosferiche che i cosidetti Top-Team continuano tutt'oggi a sostenere. Tempo fa, un illustre Manager della Formula Uno di ieri, dichiarò che il "male" di questo Sport e che, ogni pur minimo elemento della macchina su cui gli ingegneri lavorano oggi, viene portato all'estremo dello studio del materiale e della tecnologia. Basti pensare, nonostante negli anni si siano ad es. abolitele sospensioni attive, si sia limitata l'elettronica e si siano regolamentati V8 che durano due GP e che non vengono sviluppati (in teoria), già da diversi anni, si è riusciti a spendere più di prima solo di aerodinamica.

LA BATTUTA DEL MANAGER: "Se domani si decidesse di realizzare le monoposto interamente in legno... i team abbatterebbero foreste di tutto il mondo fino a trovare quello migliore e (studiandone notte e giorno le caratteristiche) spenderebbero ugualmente cifre da capogiro.

IL FUTURO VEDRA' UN MOTORE UNICO PER TUTTI I TEAM? La bomba è già scoppiata in questi giorni. Fare una gara d'appalto, nella quale ogni costruttore potrà presentare il suo progetto, e... il Motore selezionato (compreso di cambio), sarà uguale per tutti. Come in GP2 o come in un Monomarca. La differenza fra un Ferrari (perdonali Enzo!), un Mercedes ed un BMW? La scritta sulle testate. Ma, questo ragionamento non si poteva fare per il "magnifico" Kers, il cui studio sta costando fior di milioni?

E' VERO, MOLTI TEAM DI F1 STANNO CHIUDENDO LA STAGIONE 2008 IN PERDITA: Il rischio è, che la crisi mondiale colpisca duro anche nel dorato mondo della F1. Quella stessa F1 dai nuovissimi circuiti costati centinaia di milioni di dollari... in estremo oriente. Bisogna risparmiare se no i team minori scappano e non ne vengono altri? Cari Ecclestone e Mosley, studiate altre soluzioni, (tipo la vendita dell'intera monoposto da un team all'altro), ma non toccate i motori del Circus, che anzi, avete "insultato" abbastanza.
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venerdì 17 ottobre 2008

GP di Cina, tutto può ancora succedere!

Massa contro Hamilton, Raikkonen saprà aiutarlo?

Mentre incombono le qualifiche del GP di Shanghai, non dimentichiamo che (matematicamente) i pretendenti al Titolo sono tre e non solo due. Robert Kubica (BMW), sta disputando una magnifica stagione 2008. A dispetto di una BMW costante nel rendimento ma non al vertice per prestazione velocistica, i tedeschi di Monaco sono in corsa perfino nella Classifica Costruttori. Quindi, stiano attenti i due galletti della "Rossa di Maranello" e della "Stella d'Argento", perchè se si buttano fuori a vicenda... c'è qualcuno pronto ad approfittarne.
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ATTENTI A QUEI TRE!
Hamilton (84 punti), Massa (79), Kubica (72).
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Facciamo solo tre ipotesi:
1) Se Massa vince e Hamilton arriva secondo e Kubica terzo...
Hamilton andrebbe a 92, Massa 89, Kubica 78. Con tre punti di vantaggio, all'inglese basterebbe arrivare secondo in Brasile (+1 punto), per laurearsi Campione, mentre il polacco sarebbe tagliato fuori per la corsa al Titolo. E' chiaro che il gioco di squadra (lecito) sarà determinante, e che Kubica (se potrà) non starà certo a guardare.
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2) Se vince Kubica e Massa arriva secondo e Hamilton terzo...
Hamilton andrebbe a 90, Massa a 87, Kubica a 82. Con otto punti di svantaggio, le possibilità di Kubica per Interlagos ridotte sarebbero al lumicino... (ma non si sa mai), mentre la posizione del ferrarista (-3 punti da Lewis) rimarrebbe quella dell'ipotesi UNO.
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3) Scartiamo volutamente una vittoria di Hamilton, e ipotizziamo un Alonso vincente con Kubica secondo, con Massa quinto e Hamilton addirittura ottavo. Hamilton andrebbe a 85 punti, Massa a 83, Kubica 80. Tutti e tre ancora in corsa per il Brasile, con il polacco ancora in coda ai tre. Così, Massa vincente, arrivando a pari punti (con Hamilton 2°)... sarebbe Campione Felipe Massa. E Raikkonen? e Kovalainen... e Heidfeld? Anch'essi saranno determinanti... e via a mille altre ipotesi e combinazioni. Tutto può ancora succedere, io tifo Ferrari e Massa!
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AUSTRALIA 2008........MALESIA 2008
BAHRAIN 2008...............SPAGNA 2008
TURCHIA 2008............MONACO 2008
CANADA 2008..............FRANCIA 2008
GRAN BRETAGNA 2008....GERMANIA 2008
UNGHERIA 2008........... EUROPA 2008
BELGIO 2008......... ITALIA 2008
SINGAPORE 2008..... GIAPPONE 2008
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sabato 11 ottobre 2008

Qualifiche GP del GIAPPONE 2008

Hamilton su Massa: CHI L'HA VISTO?

QUALIFICHE BEFFA PER MASSA: Dopo giorni di pioggia, sull'asciutto delle qualifiche, apparentemente (per i due contendenti al titolo) i valori in campo sembravano pressochè equivalenti. Nel Q1 primo è un sorprendente Glock, (seguito da Massa e Hamilton), che regala un sorriso alla Toyota che quì corre non solo in casa, ma addirittura sul circuito di sua proprietà. Il Q2 è di Massa (seguito dalle due McLaren di Kovalainen e Hamilton). Nel Q3, per lunghi attimi sembra di poter applaudire la pole di un rinato Raikkonen, ma è il solito Hamilton a gelare i ferraristi assicurandosi la partenza al palo (in 1' 18" 404). Deludente invece Massa, (unico ferrarista ormai in corsa per il Titolo Piloti), alla fine partirà solo quinto, dietro anche ad Alonso. Da notare ambedue le Toyota e le Toro Rosso fra i primi dieci. La Top-Ten: Hamilton, Raikkonen, Kovalainen, Alonso, Massa, Kubica, Trulli, Glock, Vettel, Bourdais.
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sabato 4 ottobre 2008

Dal Salone di Parigi, Bolidi e Citycar

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Esseci sarebbe stato bello. Il mondo dell'auto è qualcosa di meraviglioso per me. Pensate, anche per lo studio di una vetturetta per la città, confluiscono "cervelli" di valore mondiale. Spesso, sono gli stessi "cervelli" che hanno progttato auto da sogno e prototipi per EMISSIONI ZERO. Se poi vogliamo parlare di Formula Uno... allora possiamo affermare che la tecnologia più raffinata è quì al suo Olimpo. Se il "Regolamento Sportivo" non avesse posto delle restrizioni e dei limiti alla inventiva pazzesca degli ingegneri, oggi potremmo avere astronavi e non semplici macchine da corsa. L'uso delle fibre di carbonio, ad esempio, ha reso rigidissime e leggerissime al contempo le monoposto, l'evoluzione dei motori (prima che lo sviluppo venisse congelato), aveva portato a regimi di rotazione prossime ai 21.000 giri minuto... Per arginare questa escalescion di prestazioni si è fatto molto, così come si sono fatti enormi progressi nel campo della sicurezza. Vivo è il ricordo della morte di Ajrton Senna e Roland Ratzenberger. Il prossimo anno si sperimenta il Kers, un palliativo per dare il senso di Formula Ecologica. Speriamo che, qualcuno non ne rimanga fulminato.
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Le corse sono la vetrina dell'industria automobilistica. La Formula Uno (dai costi proibitivi), da quella ricaduta di immagine che fa vendere l'utilitaria come la Top Car. Ferrari, Mercedes, BMW, Toyota, Honda, Renault e tante altre case che si sono sfidate sui circuiti di tutto il mondo in sessant'anni nella massima Formula dell'automobilismo mondiale, non lo fanno per dare spettacolo, (quello siamo noi a desiderarlo), ma perchè... con le corse si vende il prodotto di serie.
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sabato 27 settembre 2008

Un Mostro a due ruote, Ferrari

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A noi, piace immaginare, (e sperare), che il prototipo di Glink possa essere veramente marciante (e perfino veloce in pista, come il nome Ferrari farebbe presagire) e non un giocattolo da film dei super eroi come lo sono stati rispettivamente le macchine e la moto di Batman. Poi, visto che la fantasia ha ali immense... perchè non presagire uno Schumi centauro di SUPERBIKE, gareggiare proprio a cavalcioni della BELVA ROSSA A DUE RUOTE? Comunque, staremo a vedere!
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MILANO - Diciamo subito che non è in commercio e difficilmente lo sarà a breve visto che si tratta di un prototipo. Per ora. In ogni caso il colpo d'occhio è davvero affascinante - del resto, è Ferrari. Questa moto "Ferrari V4 Superbike" è stata costruita e pensata dal designer industriale israeliano Amir Glinik. Creata con un motore di una Enzo Ferrari modificato, i comandi manuali di un jet da combattimento F-16 e i pulsanti di una vettura da Formula 1, sotto la carena rossa c'è il meglio dell'ingegneria meccanica.
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UN MOSTRO DELL'INGEGNERIA - «Sia che ci chiediamo quanto veloce possa andare, sia che speculiamo sul suo prezzo, in entrambi i casi i numeri sono davvero alti», ha dichiarato Glinik dal suo blog "Industrial & Art". L'idea di creare questo esemplare è nata tre anni fa da un quesito molto semplice: "Perché non esiste una moto Ferrari?". "Ho combinato il vintage con la modernità", ha spiegato il designer. Questo mostro dell'ingegneria e meraviglia del design dall'inconfondibile stile italiano, ha già numerosi estimatori sul web, tanto che in parecchi, potenziali clienti molto danarosi, hanno richiesto il veicolo. Esiste anche la versione in colore giallo e nero.
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