Ricordando Primo CARNERA. Oggi Valuev, ma ricordiamo Muhammad Alì, Mike Tyson e sopratutto... Carnera. Primo Carnera, il gigante buono, un italiano. Primo Carnera, l'uomo venuto dal nulla, dalla fame più nera. Un fenomeno da circo che divenne pugile, un pugile che divenne Campione del mondo. Il primo italiano Campione del Mondo della boxe dei pesi massimi. Non ci fosse stata la recente fiction TV, potrei affermare che: (noi italiani), non solo ce lo eravamo dimenticato Carnera, ma (in molti) non sapevamo neanche che fosse esistito. Ebbene, abbiamo dimenticato tanti grandi della nostra cara italia, e non solo dello sport. Per i loro meriti e per aver fatto grande il nome dell'Italia nel mondo, RICORDIAMOLI ed ONORIAMOLI!
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Il pugile russo vince il titolo dei massimi Wba battendo di misura ai punti il 46enne americano, sostenuto dai 13mila che gremivano l'Hallenstadion di Zurigo. Un match equilibrato che ha visto prevalere Evander nella prima parte, mentre il vincitore è venuto fuori alla distanza
ZURIGO, 20 dicembre 2008 - Non è riuscito a completare la favola, Evander Holyfield, dettata oltre che dalla voglia di diventare il più vecchio campione del mondo della storia anche da 11 figli e varie signore a cui pagare i dovuti alimenti (stabiliti quando era all'apice, a cifre molto importanti), ma l'americano non esce per nulla ridicolizzato dal confronto con il titolare della cintura Wba dei massimi, Nikolay Valuev, che alla fine si è imposto con verdetto a maggioranza (ai cartellini: Perez 114-114, Poppi 116-112 e Hook 115-114 per il russo).
EVENTO - I quasi 44 kg di differenza al peso (141 a 97.2), nei centimetri (213 cm a 189) e di età (34 anni del campione contro i 46 di Holyfield) erano motivi già sufficienti per accendere l'interesse mediatico e del pubblico, e infatti l'atmosfera è quella del grande evento: è bellissima la Hallenstadion di Zurigo, gremita con quasi 13.000 spettatori impazienti di vedere i due contendenti. Fin dall'inizio il pubblico è a larga maggioranza a favore del pugile americano, che per concentrarsi prima del match ha scelto la tranquillità della sua camera d'albergo ascoltando inni religiosi e sui pantaloncini dimostra ancora una volta la sua fede, facendo incidere i numeri del salmo 107, versetto 20 ("Mandò la sua parola, li guarì e li salvò dalla morte").
PARTENZA SPRINT - Prima e seconda ripresa favorevoli a Holyfield, che si tiene alla larga dall'avversario per punirlo prontamente appena si scopre. "The Real Deal" lavora bene con il jab sinistro. Nel terzo round Valuev cerca di accorciare la distanza, Holyfield tiene bene e tutti si chiedono: quanto durerà la straordinaria tenuta atletica dello statunitense? Quarta ripresa con Holyfield che accetta anche gli scambi che Valuev cerca di accendere sulla corta distanza, prendendosi per noi il primo punto della serata, ma l'americano si aggiudica la quinta anche con uno splendido gancio sinistro che Valuev ha sentito.
RIMONTA VALUEV - Alla fine della sesta ripresa sembra che le gambe di Holyfield iniziano a rallentare, e il campione riesce per la prima volta a concludere una serie aggiudicandosi la ripresa. A metà dell'incontro, per noi, Holyfield è in vantaggio di due punti, ma la settima ripresa è tutta di Valuev, più preciso con il jab e autore di due ottimi ganci destri. Il quattro volte iridato ha smesso di danzare, offre un bersaglio migliore al russo che non si fa pregare e inizia a toccarlo con maggior continuità, doppiando i jab. Così, con 4 riprese alla fine del match il campione ristabilisce la parità, mentre lo sfidante è ora in difficoltà a livello fisico. Valuev, per la prima volta nel match, può controllare l'avversario e ribalta la situazione. Gran destro di Holyfield al decimo round che scuote il gigante, che però reagisce provando un paio di volte a mettere all'angolo lo sfidante, riuscendo comunque a tenerlo a bada.
FISCHI - Il vecchio Evander fa quello che può nell'undicesima ripresa per cercare di tenere vivo il risultato, ma non basta a sovvertire l'inerzia del match, saldamente nelle mani di Valuev. Holyfield a segno con un paio di diretti, di destro e sinistro, riaccende il tifo, Holyfield per noi si aggiudica l'ultima ripresa che termina con l'abbraccio tra i due rivali, e i fischi del pubblico quando Valuev alza le braccia subito dopo proclamandosi vincitore. Poi il verdetto, a nostro modo di vedere giusto perchè Valuev non ha rubato nulla ma Holyfield, di certo, ha fatto una granfissima figura.
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ZURIGO, 20 dicembre 2008 - Non è riuscito a completare la favola, Evander Holyfield, dettata oltre che dalla voglia di diventare il più vecchio campione del mondo della storia anche da 11 figli e varie signore a cui pagare i dovuti alimenti (stabiliti quando era all'apice, a cifre molto importanti), ma l'americano non esce per nulla ridicolizzato dal confronto con il titolare della cintura Wba dei massimi, Nikolay Valuev, che alla fine si è imposto con verdetto a maggioranza (ai cartellini: Perez 114-114, Poppi 116-112 e Hook 115-114 per il russo).
EVENTO - I quasi 44 kg di differenza al peso (141 a 97.2), nei centimetri (213 cm a 189) e di età (34 anni del campione contro i 46 di Holyfield) erano motivi già sufficienti per accendere l'interesse mediatico e del pubblico, e infatti l'atmosfera è quella del grande evento: è bellissima la Hallenstadion di Zurigo, gremita con quasi 13.000 spettatori impazienti di vedere i due contendenti. Fin dall'inizio il pubblico è a larga maggioranza a favore del pugile americano, che per concentrarsi prima del match ha scelto la tranquillità della sua camera d'albergo ascoltando inni religiosi e sui pantaloncini dimostra ancora una volta la sua fede, facendo incidere i numeri del salmo 107, versetto 20 ("Mandò la sua parola, li guarì e li salvò dalla morte").
PARTENZA SPRINT - Prima e seconda ripresa favorevoli a Holyfield, che si tiene alla larga dall'avversario per punirlo prontamente appena si scopre. "The Real Deal" lavora bene con il jab sinistro. Nel terzo round Valuev cerca di accorciare la distanza, Holyfield tiene bene e tutti si chiedono: quanto durerà la straordinaria tenuta atletica dello statunitense? Quarta ripresa con Holyfield che accetta anche gli scambi che Valuev cerca di accendere sulla corta distanza, prendendosi per noi il primo punto della serata, ma l'americano si aggiudica la quinta anche con uno splendido gancio sinistro che Valuev ha sentito.
RIMONTA VALUEV - Alla fine della sesta ripresa sembra che le gambe di Holyfield iniziano a rallentare, e il campione riesce per la prima volta a concludere una serie aggiudicandosi la ripresa. A metà dell'incontro, per noi, Holyfield è in vantaggio di due punti, ma la settima ripresa è tutta di Valuev, più preciso con il jab e autore di due ottimi ganci destri. Il quattro volte iridato ha smesso di danzare, offre un bersaglio migliore al russo che non si fa pregare e inizia a toccarlo con maggior continuità, doppiando i jab. Così, con 4 riprese alla fine del match il campione ristabilisce la parità, mentre lo sfidante è ora in difficoltà a livello fisico. Valuev, per la prima volta nel match, può controllare l'avversario e ribalta la situazione. Gran destro di Holyfield al decimo round che scuote il gigante, che però reagisce provando un paio di volte a mettere all'angolo lo sfidante, riuscendo comunque a tenerlo a bada.
FISCHI - Il vecchio Evander fa quello che può nell'undicesima ripresa per cercare di tenere vivo il risultato, ma non basta a sovvertire l'inerzia del match, saldamente nelle mani di Valuev. Holyfield a segno con un paio di diretti, di destro e sinistro, riaccende il tifo, Holyfield per noi si aggiudica l'ultima ripresa che termina con l'abbraccio tra i due rivali, e i fischi del pubblico quando Valuev alza le braccia subito dopo proclamandosi vincitore. Poi il verdetto, a nostro modo di vedere giusto perchè Valuev non ha rubato nulla ma Holyfield, di certo, ha fatto una granfissima figura.
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