venerdì 24 luglio 2009

Red Bull RB5. Convogliatori d'aria sulle ruote posteriori.

Personalmente, più che osteggiare le trovate tecniche (anche al limite e oltre del regolamento) ne sono sempre stato entusiasta. Si, entusiasta per la genialità. Ricordate la Brabham BT46b (1978) con il ventilatore progettata da Gordon Murray? L'ingegnere sudafricano, al tempo delle "Wing Car" (vetture ala), avendo constatato la netta superiorità delle allora nere Lotus di Colin Chpman, si trovò a dover inventare qualcosa di geniale. Così, adducendo la scusa di voler migliorare il raffrebbamento dei radiatori posti al retrotreno, piazzò sulla coda delle sue macchine un grosso ventilatore che risucchiava letteralmente l'aria che scorreva sul fondo, procurando un effetto suolo eccezionale ed una tenuta di strada in curva inimmaginabile perfino con le soluzioni dei canali Venturi nelle fiancate. Qualcuno, addirittura racconta di aver visto la Brabham di Murray azionare da ferma i ventilatori e improvvisamente abbassarsi sensibilmente a terra, provocando perfino un piccolo incidente ad un meccanico che incautamente aveva lasciato la punta di un piede sul bordo delle minigonne della monoposto.
La BT46b, vinse una gara, ma fu dichiarata fuorilegge subito dopo. Fra l'altro, l'effetto "estrattore" del ventilatore, tirava dal fondo (oltre che l'aria) anche sassolini ed ogni altra cosa trovasse in pista, proiettandoli sulle auto (e sui caschi dei piloti) che sopraggiungevano.

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La F1, "letta" dal geom. BonarRIGO:
In questo 2009, dopo l'entrata in vigore del nuovo regolamento con il ritorno delle slick e la messa al bando di deflettori, bandelle e elatte varie, bisognava recuperare carico. La BrawnGP (ex Honda) ha fatto un ottimo lavoro preventivo, frutto di studi di uno, forse due anni (in tre gallerie del vento). Ma ecco uscire dalla mente di un nuovo mago una monoposto che pur rispettando la norma dei profili estrattori senza buchi sul fondo, si dimostrava già ipercompetitiva sin dal suo debutto a Melbourne. Ovviamente poi, le evoluzioni (forando il fondo scalinato come BrawnGP, Toyota e Williams), ne hanno fatto la monoposto da battere. A questo punto mi sorge il dubbio: chissà che non ci sia dell'altro in quel retrotreno che tanto i meccanici della Red Bull si ostinano a nascondere facendo cordone davanti alle loro monoposto ogni qual volta qualcuno (giornalista o tecnico avversario) si avvicina.
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Dalla curiosa foto (tratta dal sito della Gazzetta), vediamo che, attraverso un ventilatorino (e ciò sarebbe regolarissimo), si immette aria per raffreddare i freni delle gomme posteriori della RB5, mentre le ruote girano a monoposto ferma. E dov'è l'inghippo? I dispositivi aerodinamici (o cestelli) introdotti alcuni anni fa dalla Ferrari su tutte e quattro le ruote, erano si degli estrattori d'aria, ma che agivano dall'interno delle ruote verso l'esterno. In questo caso, pare che attorno all'ala posteriore e ai profili estrattori della Red Bull avvenga l'esatto opposto.
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IL DUBBIO:
Dubbio già paventato da un lettore di Autosprint. E se in tal modo, i buon Murray, pardon Adrian Newey, avesse trovato l'uovo di colombo per incrementare (anche in modo minimo) l'effetto suolo? Amici bolgger, ditemi cosa ne pensate!___________________________________________
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