martedì 22 settembre 2009

Flavio Briatore. I Piquet hanno fatto il gioco di Mosley

Formula Uno, GP di Singapore 2008. Ormai, perfino chi non sa nulla del mondo delle quattro ruote, sa che Flavio Briatore (uomo famoso per non avere mai avuto peli sulla lingua e nemico giurato di Max Mosley), è stato buttato fuori dalla Formula Uno. Come invece era facile prevedere, la Reanault (grosso costruttore dagli interessi commerciali altissimi), ne esce praticamente candida come un lenzuolo. Nelson Piquet Junior (magistralmente pilotato dal padre, ben più esperto e di carattere), ha alla fine fatto il gioco di Mosley e di Ecclestone. Singapore 2008, un incidente a comando? Io ci credo e sono inorridito che ciò possa accadere pur in ottica di vittoria dell'altro pilota Reanault Alonso. Sarebbe però oltremodo ingenuo pensare che casi del genere non si siano mai verificati sia in F1 che nelle altre dispute motoristiche di alto livello. Ordini di squadra, vedi il buon Barrichello ai tempi di Schumy e lo stesso Irvine. Materiale di diverso step evolutivo all'interno dello stesso Team e... perchè no... manovre ordinate dai box.

Basterebbe confessare Jean Alesì dal parroco, per tiragli fuori tutto l'amaro che ha incamerato ai tempi del suo impegno in Renault alla Corte di Flavio. Tuttavia, buttare la croce addosso a Briatore farebbe il gioco (e lo sta facendo) dei suoi detrattori, che ben sanno le magagne che esistono dietro le quinte della Massima Formula Automobilistica. Interessi, ritorno d'immagine, vendita del prodotto di serie, e ancora guadagni, guadagni, guadagni. Perfino Briatore avrà ricevuto delle lavate di capa dai vertici Ranault dopo i riscontri negativi della monoposto francese seppur giudata dal ritornato Alonso. Flavio, con le palle strette nella morsa, avrà potuto pensare anche a strategie oltre il limite... per correggere il bilancio di una stagione altrimenti fallimentare. E che dire di quest'anno? I nuovi regolamenti hanno penalizzato proprio i Team che li avevano studiati, in primis la Renault. Quando mai ai fondi scalinati era stato concesso di essere trapanati? E che dire del braccio di ferro Mosley-FOTA dei mesi scorsi? Proprio Briatore è sempre stato in prima linea accanto a Ferrari e McLaren. Adesso che il capro espiatorio è stato individuato, forse, tanta altra gente (consapevole ma muta), dovrebbe fare il mea culpa e appoggiare il rientro di Flavio in F1, seppur con nuove mansioni.
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Nelson Angelo Piquet - Un ragazzo, per sua fortuna e sfortuna figlio di papà. Come Jacques Villeneuve, come Nico Rosberg. Tuttavia, a differenza degli altri due, Nelson junior, è sempre stato sotto l'ala del padre. Sia in Formula 3 che in GP2, ha corso in un team ricco di proprieta di Nelson senior. E' arrivato in Formula Uno a braccetto col padre ed in Reanault per amicizie del padre. Questo non vuole dire che non valga niente, ma certo oltre al piede pesante ci vuole il carattere. Il ragazzo (che qualcuno ha addirittura additato come gay, ma su questo non entriamo nel merito), e sicuramente fragile e bisognoso di regolare affiancamento psichiatrico. Se, veramente ha accettato di "scafazzarsi" contro un muro, lo ha fatto perchè debole e perchè intimorito dalla minaccia di perdere il posto in Reanault. Si, ci vuole carattere! Guardate Giorgio Pantano, è arrivato in F1 ma nel team più miserabile, ha stravinto la GP2 e non è stato neanche nominato da nessun team. Giorgio ha carattere, Giorgio avrebbe detto no a Flavio o a chicchessia se gli avessero chiesto di sbattere. Giorgio... è in giro a raccattare lavoro di serie b.
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ABBIAMO LETTO:
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LONDRA, 22 settembre 2009 - "La grande fuga": l'Inghilterra si ribella alla sentenza che "virtualmente" assolve la Renault in merito all'incidente del 2008 a Singapore in cui venne coinvolto il suo pilota Nelson Piquet jr. La stampa britannica stigmatizza come "troppo tenera" la punizione inflitta alla scuderia francese, che è stata condannata all'esclusione permanente dalla F.1 ma - vista la collaborazione attiva prestata nell'inchiesta - la stessa è stata congelata fino al 2011.
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"Max Mosley e la FIA sono state accusate di inchinarsi agli interessi commerciali", scrive il Times che riporta un'opinione dell'ex campione del mondo Damon Hill. "Non sono sorpreso che abbiamo scagionato la Renault - le parole dell'ex pilota britannico -. È una pietosa vergogna per questo sport". Più dura la condanna inflitta a Flavio Briatore, l'ex team manager della Renault è stato squalificato a vita dalla Formula Uno. "Una spettacolare caduta in disgrazia per l'italiano che sognava un giorno di succedere a (Bernie) Ecclestone", aggiunge l'autorevole quotidiano. "Renault fortunata a uscirne senza squalifica", il titolo del Guardian evidenziando la contraddizione della sentenza che stabilisce la condanna più severa ancorchè temporaneamente sospesa (ovvero la squalifica dalle gare) e il riconoscimento della mancanza di "responsabilità morali".
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PARIGI (Francia), 16 settembre 2009 - Flavio Briatore lascia la Renault F.1. Lo ha comunicato lo stesso team francese in un comunicato ufficiale emesso oggi. Nella nota si precisa che lascia anche il direttore tecnico Pat Symonds e che la squadra non ricorrerà contro le accuse della Fia in merito alla denuncia di Nelson Piquet jr di essere stato spinto a sbattere nel GP di Singapore dello scorso anno per favorire la vittoria di Fernando Alonso. Il caso sarà discusso nel Consiglio Mondiale della Fia del prossimo 21 settembre.
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