mercoledì 30 dicembre 2009

Nuova Giulietta Alfa Romeo. Degna erede?

La nuova Alfa che sostituirà l'ottima 147 non si chiamerà "Milano" come spesse volte anticipato su riviste specializzate, ma "Giulietta". Nome impegnativo, che magari l'Alfa di Marchionne avrebbe potuto riservare all'erede della 159. Così, la tradizione storica del Biscione, recupera un nome dai passati sportivi illustri negli anni '50.

Ebbene, la nuova Giulietta ha tutte le carte in regola per non sfigurare, nè al confronto con la progenitrice, nè tantomeno al cospetto della già citata 147 di De Silva. Bello il frontale con l'inconfondibile scudo Alfa, i fari - con inseriti i led - rimandano alla 8C Competizione ed anche a qualche modello del passato. Forti ed aggressivi i muscolosi fianchi, che traggono sportività anche dai tagli spigolosi che si raccodano al retrotreno. Al vertice della gamma, infatti spiccherà una versione ipervitaminizzata (la Quadrifoglio Verde), che monterà un motore 1750 turbo da ben 235 CV.


Certo, se si pensa che all'avantreno le sospensioni MacPerson prenderanno il posto di quelle ben più sofisticate "a quarilatero alto", che hanno rappresentato il marchio di fabbrica della 147, caratteristica che aveva perfino fatto dimenticare agli alfisti che si trattava di una trazione anteriore e non posteriore come da tradizione. Sarà una perdita irrimediabile? Come scrive Quattroruote di Gennaio, non è detto, visto che perfino la Porsche 911 utilizza un avantreno MacPerson.

Al retrotreno, la nuova Giulietta monterà "bracci multipli" in luogo di uno Schema MacPerson (sempre della 147). La nuova berlinetta a due volumi ha guadagnato 13 centimetri in lunghezza (a beneficiarne è il passo - 263 cm. - e di conseguenza l'abitabilità interna) e sette in larghezza. Solo due centimetri più alta.

GLI INTERNI: In questi anni sono stati oggetto di cambiamenti anche radicali del progetto. Proprio Marchionne, insoddisfatto della qualità degli accoppiamenti e della qualità generale dell'interno dell'auto ne ha decretato lo stravolgimento. Si è passato da una plancia che sfoggiava le più classiche bocchette aria rotonde (tipicamente Alfa), per far posto a più moderne feritoie orizzontali. Mantenuta, comunque, nell'ultima versione una impostazione sportiva ed essenziale che inserirebbe (non esistono al momento foto ufficiali), elementi satinati Hi-Tec.

I MOTORI: Addio al vecchio 1600 a benzina da 105 CV della 147 in favore di un più moderno 1400 turbo da 120. Un 1400 turbo con distribuzione Multiair che eroga 170 CV. Per quanto riguarda le motorizzzioni Diesel, il 1.900 Multijet viene sostituito dal piccolo 1.600 di ultima generazione (JTDM): qualche cavallo in meno, 105 anziche 120, ma minori consumi, maggiore efficienza e omologazione Euro 5 (comune a tutti gli altri propulsori della gamma Giulietta). Al top dei diesel, un 2.0 JTDM da 170 CV, che rimpiazza il 1.900 da 150 CV oggi sulla 147. Solo in seguito vedremo la potente e sportiva Quadrifoglio Verde.
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