venerdì 29 maggio 2009

Brawn GP, cosa nasconde veramente?















Nonostante i disegni pseudo-tecnici di Giorgio Piola su Autosprint, (e ci mancherebbe altro che venissero diffusi dettagli importanti dei segreti progettuali delle nuove monoposto), capire veramente come funziona un estrattore a doppio livello è cosa da ingegneri del settore aerodinamico più avanzato. Ci sono dei fori ai lato dello scalino del fondo, ormai su quasi tutte le F1. Ma, come interagiscono con l'effetto suolo dell'estrattore? Epoi, in realtà, i profili estrattori, per aumentare l'aderenza della monoposto al suolo, hanno bisogno di essere a diretto contatto con l'asfalto, oppure basta anche che l'aria venga solo "pescata" in basso per defluire verso l'alto e quindi sotto il profilo inferiore dell'ala da 75 cm.?

A tutto questo, vogliamo aggiungere il dubbio mio e di molti tifosi: una monoposto davanti ad una che la segue, le fa perdere più "carico" per effetto dei vortici genereti dall'ala o per effetto dei vortici generati dagli estrattori? Insomma, le nuove monoposto, offrono un effetto scia più favorevole (o addirittura un "risucchio aerodinamico che facilita il sorpasso), rispetto a quelle di un anno fa, oppure, tutto sommato non è cambiato nulla?

Certo che, guardando alle rozze e larghe Dallara IRL che corrono in America e nella mitica 500 Miglia di Indyanapolis, sembra che, con dei profili posti nella parte anteriore delle pance e nulla al posteriore che disturbi le scie... lo spettacolo (ed i sorpassi), a Indy non manchi.

Nel (mio) disegno che vedete sopra, Vi trasmetto il poco che ho capito dell'ormai famoso estrattore della Brawn GP.
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